mercoledì 9 novembre 2011

Il bioetanolo.

Il bioetanolo è un alcool prodotto mediante un processo di fermentazione delle biomasse, ovvero di prodotti agricoli ricchi di zucchero (glucidi) quali cereali ( grano-granoturco ), colture zuccherine (barbabietole-canna da zucchero ), amidacei ( patate ) e vinacce (uva ).

Il bioetanolo viene utilizzato come combustibile all'interno dei biocaminetti, sfruttandone il potere calorico per scaldare gli ambienti. La sperimentazione su questo liquido, fatta da "4planet" (che ne detiene il brevetto Europeo), ha portato allo sviluppo di un camino a bio alcool da 13.000 BTU, ovvero + 16° ogni ora in 70 mq.




Già agli inizi del secolo scorso il bioetanolo veniva impiegato come propellente per mezzi agricoli o militari mentre oggi molte aziende automobilistiche conducono ricerche e realizzano prototipi di vetture ibride, ossia a benzina e bioetanolo anche in ottemperanza al trattato di Kyoto, per il bassissimo impatto ambientale che consente questo combustibile.

Ma è nell'impiego domestico che si ottiene il risultato più sorprendente: il caminetto che funziona a bioetanolo non ha bisogno di canna fumaria in quanto l'emissione di anidride carbonica, prodotta durante il funzionamento, corrisponde a quella di due candele e pertanto il caminetto può essere collocato in qualsiasi abitazione indifferentemente dal piano in cui si trova ed in tutti gli ambienti, bagno compreso.

Durante la combustione dei "bio" caminetti, che avviene a temperature inferiori a 400°C, non vengono prodotti fumi, fuliggine, ed odori sgradevoli ma viene rilasciato soltanto vapore acqueo e biossido di carbonio proprio come durante la respirazione di una persona.

Durante il funzionamento dei BIO caminetti è consigliato ogni tanto, areare l’ambiente aprendo per qualche minuto la finestra oppure, per non soggiacere a questa incombenza, consigliamo di effettuare su una parete esterna o sul vetro della finestra, un foro di aereazione del diametro di 8-12 cm come quello che abbiamo nelle nostre cucine.

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